Il mondo del padel si sta interrogando. A pochi giorni dalla chiusura delle iscrizioni per la Premier Padel Bruxelles P2, Agustín Tapia e Arturo Coello, la coppia numero uno al mondo, non è ancora nella lista dei partecipanti. Un’assenza che potrebbe essere spiegata da una scelta strategica… o da un vincolo ben più concreto: la persistente ferita del genio argentino.
Un infortunio che rallenta il “Mozart” del padel
Dall’inizio della stagione, Agustín Tapia soffre di ricorrenti fastidi alla mano destra. Secondo i media argentini si tratterebbe di un piccola rottura del legamento, situato precisamente nella zona con cui impugna la pala. Sebbene l’infortunio non richieda un intervento chirurgico, penalizza comunque seriamente il giocatore, in particolare nei tiri potenti e nelle fasi offensive in cui Tapia solitamente eccelle.
Non è un caso che, dopo aver vinto il primo torneo dell’anno a Riyadh, Tapia e Coello abbiano subito un forte rallentamento. A Miami, Tapia è stato visto con una grande benda sulla mano. Nonostante il suo impegno, il suo gioco sembrava più cauto, più costruito, a volte persino limitato. I due vennero sconfitti in semifinale da Lebrón e Stupaczuk. Poche settimane dopo, al P1 di Santiago, la scure cadde agli ottavi di finale, contro Augsburger e Cardona. Una sconfitta senza precedenti per un duo finora abituato alle vette.
Figure cadenti, uno stile vincolato
Le statistiche parlano da sole: mentre l’anno scorso Tapia trasformava il 10% dei suoi tiri in punti vincenti, questa percentuale è scesa ora a circa il 4-5%. Una goccia che illustra chiaramente una cambio di stile forzato, con meno smash vincenti e più volume di gioco.
Anche i suoi avversari se ne accorsero. La leggenda del padel Fernando Belasteguín ha recentemente confessato con ironia che Agustín sembrava “reinventare il suo gioco”, moltiplicando i colpi in attesa come le bandejas, incapace di concludere i punti come faceva di solito.
Un’assenza da Bruxelles per proteggersi?
Ufficialmente non è stata rilasciata alcuna dichiarazione. Ma guardando i segnali, è difficile non pensare che Tapia stia attualmente favorendo per il recupero. Il giocatore ha approfittato della pausa per tornare a casa a Catamarca, in Argentina, e trascorrere del tempo con i suoi cari. Un momento di calma, lontano dalla frenesia del circuito, che ha condiviso sui suoi social network.
Il fatto che la sua coppia con Coello non è registrato nel P2 di Bruxelles non è quindi banale. In questa fase della stagione, quando la lotta per le prime posizioni è appena iniziata, questo ritiro volontario suggerisce che la salute del giocatore viene prima di tutto il resto. Bruxelles potrebbe quindi essere sacrificata nell’interesse di un ritorno più solido, in tempo per i prossimi importanti incontri, in particolare il Maggiore del Qatar, uno dei quattro tornei più prestigiosi dell’anno.
Tempo di gestione… e di dubbi
Naturalmente, alcuni sosterranno che i P2 non sono obbligatori e che la loro assenza a Bruxelles rientra semplicemente in una logica gestione del calendario. Ma nel caso di Tapia, tutto suggerisce che sia soprattutto una scelta medica. E per un giocatore il cui stile si basa tanto sulla finezza quanto sull’esplosività, ogni torneo saltato può avere conseguenze significative.
Fino ad allora, i fan dovranno aspettare. Solo il tempo ci dirà se questa pausa permetterà a Tapia di tornare alla sua forma migliore… o se si tratta dei primi segnali di una stagione più complicata del previsto per il re del padel argentino.

Franck Binisti ha scoperto il padel al Club des Pyramides nel 2009 nella regione parigina. Da allora, il padel fa parte della sua vita. Lo vedi spesso in tournée in Francia per coprire i principali eventi di padel francesi.