Ci aspettavamo una battaglia di alto livello e non siamo rimasti delusi. La seconda semifinale del Major d’Italia ha soddisfatto tutte le aspettative, con un duello serrato tra i numeri uno del mondo. Ariana Sanchez e Paula Josemaría e gli ambiziosi Bea González e Claudia Fernández, seminato 3.
Una prima antologia
Fin dai primi scambi, i quattro giocatori hanno mostrato un livello di gioco eccezionale. Il braccio di ferro si è svolto principalmente sulla diagonale sinistra, dove Ari Sánchez prende gradualmente il sopravvento su Bea GonzálezSul 2/2 la coppia numero 1 riesce a sfondare, ma la reazione non si fa attendere: Bea alza il tono e fa la differenza, mentre Paula Josemaría affronta un passaggio più delicato.
I numeri 3 hanno quindi modificato il loro piano di gioco e hanno preso di mira Josemaría. Una strategia che ha dato i suoi frutti da allora González e Fernández riescono a staccare nel momento migliore (5/5) dopo essersi lasciati sfuggire diverse occasioni.
Il rapporto denaro-tempo è mozzafiato. A 6/5, Bea e Claudia acquisiscono tre punti di riferimento, ma Paula e Ari hanno reagito vincendo il tie-break. Il game decisivo è stato un riassunto del set: agganciato, teso, spettacolareDopo aver salvato un punto di riferimento, Le numero 1 hanno finito per vincere 9-7 grazie a un errore non forzato di Claudia Fernandez, dopo 1h38 di un combattimento di altissimo livello.
Un numero riassume il primo round: González e Fernández hanno trasformato solo un break point in 13 occasioni, a dimostrazione della loro mancanza di realismo nei momenti chiave.
Il risveglio di Paula Josemaría nel secondo set
Portato da questo primo set vinto di misura, Josemaría e Sánchez sfogano brevemente la loro intensità, e i loro avversari ne approfittarono per sfondare subito. Ma la reazione fu rapida. Paula, che fino a quel momento aveva faticato, alzò il livello e prende il controllo nella diagonale destra, ben accompagnato da un Ari sempre così coerente.
Il duo spagnolo va a 3/2, poi continua quattro partite consecutive per concludere la partita 6/3. Come spesso accade, È stata la loro esperienza a fare la differenza, soprattutto nei momenti più tesi.

I numeri 1 resistono, i numeri 3 sono frustrati ma promettenti
La partita è stata di rara intensità. Ogni punto è stato conteso, ogni scambio teso. González e Fernández potrebbero avere rimpianti : 4 set point nel primo set, un break di vantaggio nel secondo… ma anche statistiche su cui riflettere con solo 1 break point convertito su 13. Tuttavia, La loro prestazione conferma il loro status di seria minaccia per i vertici mondiali.
Da parte loro, Paula Josemaría e Ari Sánchez dimostrano di sapere soffrire e reagire nei grandi eventi. Finalisti nel 2023, campioni nel 2024, Giocheranno la terza finale consecutiva a Roma, questa volta contro Triay e Brea, per un duello che non vedevamo dai tempi di Bruxelles P2.
Da notare che la partita, pur essendo in due set, durato 2h22, a testimonianza dell’intensità e della densità di ogni scambio.
Ci vediamo in finale per un classico padel femminile : Josemaría/Sánchez contro Triay/Brea.

Ho scoperto il padel direttamente durante un torneo e, francamente, all’inizio non mi piaceva molto. Ma la seconda volta è stato amore a prima vista e da allora non mi sono persa nemmeno una partita. Sono anche disposto a stare sveglio fino alle 3 del mattino per guardare il finale Premier Padel !