Prossimo Evento: 27 - 28 - 29 Giugno 2025


Al Foro Italico le coppie favorite si qualificano per i quarti di finale: steccano solo Di Nenno-Tello tra gli uomini e Ustero-Araujo nel torneo femminile


Stefano Cantalupi

Giornalista

Esce di scena anche l’ultimo azzurro in corsa al Foro Italico: Denis Perino, in coppia con lo spagnolo Huete, ha raccolto solo due game agli ottavi contro gli inavvicinabili “Chingalan”, testa di serie numero due del Major romano del circuito Premier Padel. Segnale che ora si fa ancora più sul serio: dal giovedì in poi sono i super-big a prendersi la scena. 

IL MAJOR

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In campo maschile, in particolare, le prime 6 coppie del seeding si sono garantite l’accesso ai quarti. Hanno rischiato un po’ Lebron e Stupaczuk, che hanno avuto bisogno di tre set per piegare la resistenza di Barahona-Garcia, come del resto Bergamini e Paquito Navarro opposti ad Alonso-Bautista. Avanti i numero uno Coello-Tapia, i Chingalan, Yanguas-Nieto e Gonzalez-Sanz, fuori invece Di Nenno-Tello sconfitti da Guerrero-Leal. Tra le donne, nessun problema per le favorite Josemaria-Sanchez, Brea-Triay e Fernandez-Gonzalez. Escono di scena invece Ustero-Araujo, superate da Guinart-Iglesias, e Salazar-Virseda, eliminate da Barrera-Caparros. 

PARLA CARRARO

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A margine del torneo, il presidente FIP Luigi Carraro ha rilasciato alcune dichiarazioni all’Ansa, analizzando presente e futuro del padel a livello internazionale: “Abbiamo costruito un circuito che è un unicum, non esiste in nessuno sport la possibilità di combinare sistematicamente gare maschili e femminili – le sue parole –. Noi crediamo nell’uguaglianza e nel padel le donne sono protagoniste, la wild card a Sara Errani (al Major del Foro Italico ndr), è la testimonianza di quanto questo movimento stia crescendo. Questa la ricetta per migliorare ulteriormente il Major romano: “Avvicinare i fan e i curiosi ai grandi campioni del padel, oggi ancora molto accessibili, e questo lo stiamo facendo – dice Carraro, sottolineando l’iniziativa dei quattro campi divisi tra allenamenti dei campioni e semplici amateurs -. Poi Roma crescerà ancora quando ci saranno coppie italiane di vertice”. Quanto ci vorrà? “Entro quattro anni l’Italia si toglierà grandi soddisfazioni sia nel maschile che nel femminile – la “profezia” del presidente FIP -. Abbiamo giovani promettenti e la federazione italiana li accompagna con progetti concreti”. Infine, il sogno Olimpiadi: “Oggi abbiamo tutti i requisiti per essere sport olimpico, ma noi dobbiamo essere molto rispettosi del lavoro del Cio, che non guarda solo le caratteristiche sulla carta. Credo che lavorare così, con eventi che migliorano giorno dopo giorno, sia il miglior viatico per diventare uno sport a cinque cerchi. Il Cio si sta evolvendo e sa che è una buona opportunità far entrare il padel perché è uno sport già trasmesso in 242 Paesi”.





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