Dopo una pausa di un mese dovuta a un infortunio alla caviglia, la francese Camille Sireix è tornata sulle piste del FIP Bronze Curitiba in Brasile. Per l’occasione sarà accompagnata dall’olandese Rosalie Van Der Hoek (116a), un sodalizio inedito per la quinta giocatrice francese e la 5a al mondo.
Il suo allenatore di una vita
Dietro i progressi di Camille Sireix, un nome continua a spuntare: Patrick Tachet, il suo allenatore dall’età di 13 anni. A 72 anni, l’uomo che dirige ancora il Reuil Athletic Club di Rueil-Malmaison confida:
“Nonostante i 40 anni di allenatore, Camille è senza dubbio la giocatrice che ha avuto il maggiore impatto su di me.”
È grazie a lui che la giovane ha scoperto il padel:
“Avevo un dolore alla spalla che mi impediva di servire bene a tennis. Il mio allenatore mi ha quindi suggerito una partita di padel. La prima volta non mi è piaciuta, ma quando ho giocato i tornei, ho adorato l’atmosfera amichevole”, racconta.
Un allenamento tennistico solido
Prima del padel, Camille Sireix ha praticato un altro sport con racchetta: il tennis, classificandosi nella Top 500 in doppio nel circuito WTA. Un punto di forza importante secondo il suo allenatore:
“Aveva già un background tecnico e fisico completo. Quando ha deciso, a 25 anni, di dedicarsi completamente al padel, ha fatto progressi molto rapidi. Si allenava già come una professionista.”
Un’evoluzione verso l’attacco
Camille Sireix, in passato molto difensiva, ha dovuto reinventare il suo stile di gioco per soddisfare le esigenze del padel moderno:
“Ha fatto pochi errori, ha giocato in modo molto pulito, con dei lob molto precisi. Oggi gioca serve-and-volley, attaccando di più gli avversari. Ha trasformato enormemente il suo gioco”, sottolinea Patrick Tachet.
Una giocatrice investita e concentrata sul suo partner
Ciò che caratterizza Camille è anche la sua professionalità e il suo spirito di squadra. Il suo allenatore insiste:
“Si impegna sempre al massimo in qualsiasi cosa faccia. Ama far brillare il suo partner.”
In Francia, la si vedeva spesso giocare al fianco di Marie-Amélie Dardaine (231a). Ma per questo torneo brasiliano formerà una coppia internazionale unica nel suo genere con l’olandese Van Der Hoek.
Una relazione a distanza ben oliata
Nonostante l’impossibilità per Patrick Tachet di presenziare di persona a tutti i tornei, il legame rimane forte:
“Comunichiamo ogni giorno tramite WhatsApp e io guardo le sue partite online. Siamo abbastanza fortunati da poter parlare ogni giorno, nonostante la distanza.”

Appassionato di calcio e tennis fin da bambino, gioco a ping-pong da tre anni in un club di Nantes. Più di recente ho scoperto il padel e che emozione! Basket, rugby, golf e sport motoristici: altri nuovi sport che seguo regolarmente. Altrimenti, dal punto di vista culturale, poiché mi piace esprimere la mia opinione, scrivo recensioni di film e videogiochi.