A Bilbao, l’accademia Padel Stuff continua la sua serie ” Nel cuore del padel » con un nuovo video dedicato a un gesto fondamentale: la volée. Un colpo decisivo, quando sappiamo che quasi L’80% dei punti vengono vinti a retePer questa analisi, Andoni Bardasco, ex top 25 mondiale e Head Allenatore dell’Accademia, scambio con Andreas Schneiderhan, allenatore di tennis da oltre trent’anni, proprietario di un club in Germania e attuale quinto giocatore tedesco nella fascia d’età over 5.
Due discipline, due logiche
Il parallelismo tra tennis e padel è sorprendente. Nel tennis, la volée si basa su un’ampia preparazione e sulla ricerca della potenza, con la racchetta tenuta molto avanti rispetto al corpo per colpire con forza. Al contrario, nel padel, l’obiettivo è soprattuttoassorbire la velocità della palla e mantenere la pala vicino al corpo per un migliore controllo. Come riassume Schneiderhan:
“Nel tennis si colpisce per accelerare. Nel padel ho dovuto imparare a rallentare e fermare la palla.”
Una postura adattata alla rete
Un’altra differenza importante: la posizione del giocatore. Su un campo da tennis, la postura rimane alta, pronta all’attacco. Nel padel, la situazione cambia: bisogna scendere ulteriormente sulle gambe, sia in attesa che in tiro, per creare il necessario effetto di taglio e anticipare i rimbalzi sul vetro. “La rete più bassa ti obbliga a rimanere piegato”, spiega Schneiderhan, che ha dovuto adattare la sua postura durante il periodo a Bilbao.
Il movimento, la chiave dell’efficienza
Anche il movimento riflette due filosofie. Nel tennis, coprire ampi spazi richiede falcate potenti. Nel padel, il campo piccolo e le vetrate impongono una logica completamente diversa: passi brevi e precisi, privilegiando l’aggiustamento rispetto alla copertura. Bardasco insiste:
“Nel padel non ci sono spazi liberi; bisogna costruire il punto con pazienza. La volée serve per controllare, per forzare un rimbalzo profondo e tenere l’avversario in difesa.”
Dal tiro vincente all’arte della costruzione
Questo confronto di esperienze mette in luce la differenza culturale tra i due sport. Nel tennis, la volée è concepita come un colpo terminale, destinato a concludere lo scambio per potenza o piazzamento. Nel padel, al contrario, diventa un ripresa della costruzione, consentendoti di mantenere l’iniziativa e preparare la migliore apertura possibile. Schneiderhan lo riconosce:
“Più gioco veloce, più opportunità offro al mio avversario. Nel padel, devi rallentare e piazzare i colpi.”
Una lezione che va oltre la tecnica
Attraverso questa analisi incrociata, il video di Padel Stuff ci ricorda che la volée nel padel non si limita a una semplice trasposizione del tennis. Illustra una vera e propria cultura del gioco, dove pazienza, investimenti e intelligenza strategica avere la precedenza sulla ricerca della mossa vincente immediata.
