Prossimo Evento: 10 - 11 - 12 Ottobre 2025


Le P1 di Tarragona ha segnato l’emergere di un nuovo nome nel mondo del padel: Aimar GoniIl giovane giocatore di Pamplona, ​​di soli 19 anni, si è rivelato al grande pubblico raggiungendo i quarti di finale con Mario Ortega, che l’anno scorso giocava ancora nel circuito A1 Padel. In un’intervista rilasciata a Diario Sport, ha ripensato alla sua carriera e alle sue ambizioni.

Dalla A1 a Premier Padel

Finora, Goñi era quasi sconosciuto a gran parte dei tifosi. “Avevo un contratto con l’A1, ho suonato lì e quando il tour si è concluso, abbiamo dovuto riposizionarci”, spiega. Se non avesse iniziato direttamente sul circuito Premier Padel, è principalmente per motivi finanziari: “Per chi inizia, è un circuito molto costoso.” Una volta iniziato, si è subito reso conto della differenza: “Qui il gioco è più veloce, bisogna adattarsi.”

Un fisico straordinario

Con la sua Misuratore 1,95Goñi impressiona per la sua potenza e la sua stazza. Una stazza che avrebbe potuto destinare ad altri sport: “Mi avrebbero visto giocare a cesta punta o a pallamano, ma alla fine è stato il padel ad attirarmi, grazie a mio padre”. Da quando aveva tre anni, gioca a pala, al punto che i suoi genitori hanno persino trovato il modo di fargli prendere lezioni prima dell’età minima autorizzata.

Una rivelazione a Tarragona

La sua prestazione a Tarragona è stata sorprendente: proveniente dalle qualifiche con Mario Ortega, ha eliminato Paquito Navarro e Bergamini prima di cadere nei quarti di finale contro Chingotto e Galán“Questa partita è stata soprattutto una questione di divertimento; non potevamo pretendere la vittoria.” Con grande supporto, ha potuto contare anche sui suoi cari: “I miei amici e mio fratello hanno portato un sacco di gente. Mi ha dato l’impressione di avere un’intera squadra alle spalle!”

Riferimenti e ambizioni

Goñi non nasconde i suoi modelli: “Jon Sanz è il mio idolo, sarebbe un compagno perfetto. Gli mando già segnali, ho il telefono sempre acceso!” Presto gareggerà nella Madrid e Parigi a fianco di Combatto Capra, reduce da un infortunio. Consapevole del suo potenziale ma anche dei suoi attuali limiti, si confronta con altri giovani della sua generazione: “Cardona e Augsburger sono ancora superiori, ma abbiamo in comune questa potenza di tiro”.

100% padel, per ora

Pienamente impegnato nel suo progetto, Aimar Goñi dedica ora la sua vita al padel. “Ho parlato con i miei genitori: se non funziona, tornerò all’università. Ma per ora, do tutto per avere successo in questo sport”. Una scelta coraggiosa che, visto il suo brillante debutto, potrebbe proiettare il gigante navarrese nell’olimpo del padel mondiale negli anni a venire.

Beniamino Dupouy

Ho scoperto il padel direttamente durante un torneo e, francamente, all’inizio non mi piaceva molto. Ma la seconda volta è stato amore a prima vista e da allora non mi sono persa nemmeno una partita. Sono anche disposto a stare sveglio fino alle 3 del mattino per guardare il finale Premier Padel !



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