Prossimo Evento: 10 - 11 - 12 Ottobre 2025


Non avrebbe mai pensato di diventare un arbitro. Ancora meno fare del padel la tua vita quotidiana. Eppure, a 24 anni, Quentin Rollet ha rinunciato a tutto per seguire la sua passione. Dagli esordi inaspettati a Narbonne al desiderio di arbitrare a livello internazionale, racconta la sua carriera, il suo impegno e i retroscena di un ruolo troppo spesso trascurato. Ritiri ripetuti, tensioni sui pendii, regole poco comprese: Condivide le sue osservazioni con franchezza… e le sue idee per migliorare i tornei e l’esperienza dei giocatori.

Intervista durante la FIP Silver Côte du Midi a Set Padel Narbonne

Un viaggio inaspettato, dal tennis alla torre degli arbitri

Originario di Montauban, Quentin inizialmente dedicò il suo tempo al tennis fino all’età di 19 anni. Fu andando a Narbonne per i suoi studi nel 2019 ha scoperto il padel, un po’ per costrizione:

“Qui ci sono 300 giorni di vento all’anno. Il tennis all’aperto era complicato. Un giorno, il club mi ha offerto un’introduzione al padel… e non ho più smesso di giocare.”

I suoi primi passi furono mossi aRISERVATA, uno dei club della città. Molto rapidamente, gli si presentò un’opportunità: gli fu offerta la possibilità di trascorrere il GIAPPONE1, per arbitrare tornei privi di ufficiali.

“Ci sono andato un po’ per caso, ma mi ci sono trovato subito.”

E’ finalmente a Impostato Padel, una struttura creata da Théo Barthe, che Quentin trova un vero e proprio campo di espressione.

“Mi ha dato un ruolo importante nel club, organizzando i calendari e arbitrando molti tornei. È stato un trampolino di lancio.”

Da Burger King ai campi da padel: come Quentin Rollet è diventato arbitro

Dalla contabilità… al padel

Parallelamente al suo debutto come arbitro, Quentin ha continuato i suoi studi in DCG (contabilità) e lavora presso Burger King, poi in un centro di formazione.

“Lo scorso aprile ho lasciato il mio lavoro per dedicarmi completamente al padel. Attualmente sto trascorrendo GIAPPONE2 e voglio che questo diventi il mio lavoro.”

Una riconversione insolita, ma pienamente accettata:

“Restiamo un po’ su Excel, ma è molto più divertente!”

Una pagina Instagram per promuovere il ciclo mestruale

Avendo tempo a disposizione, Quentin ha aperto una pagina Instagram: La JA del PadelObiettivo: spiegare le regole del gioco, spesso poco compreso, anche ad alto livello.

“Continuo a vedere errori nei servizi o nel catturare la palla prima che attraversi la rete. Anche tra i professionisti c’è dibattito.”

Le 3 regole più fraintese:

  1. La palla è passata attraverso la rete (prima di attraversarlo).
  2. Servizio non regolamentato (lancio della palla, altezza, posizione del piede).
  3. Il rimbalzo all’intersezione finestra/pavimento, spesso fonte di incomprensioni.

Arbitrare significa anche disinnescare le tensioni

Quentin assume anche un ruolo di mediatore :

“Ho già dovuto separare due giocatori uno contro uno. C’è stato un intervento esterno e la situazione è sfuggita di mano. Sono intervenuto con fermezza.”

Ma l’obiettivo rimane sempre quello di mantenere un clima sereno:

“Parlo piano, resto calmo. È così che evitiamo che le cose sfuggano di mano.”

I ritiri: “una piaga per i tornei”

Se c’è un argomento che fa reagire Quentin, è il cancellazioni dell’ultimo minuto, frequente sul Da P25 a P250 :

“I giocatori si registrano in anticipo, bloccano i posti e poi annullano senza preavviso. Il risultato: roster incompleti, partite annullate e roster modificati.”

E continua:

“Il pagamento anticipato è una soluzione, ma non l’ideale. Questa piaga rovina i tornei, penalizza club e giocatori e rende l’organizzazione molto complicata.”

Stessa osservazione sul partite di classificazione non disputate :

“Alcuni perdono al primo turno e se ne vanno senza giocare il turno successivo. Eppure queste partite sono programmate. Abbiamo bisogno di sanzioni più dissuasive, come la perdita di punti.”

Il ruolo dell’arbitro: tra funzionario federale e “commerciale” del club

L’attività di giudice arbitrario si è profondamente evoluto:

“Siamo prima di tutto un funzionario FFT, ma anche un vettore di soddisfazione per i club. Se i giocatori hanno una brutta esperienza, non tornano.”

Il suo obiettivo: garantire che ogni partecipante lasci soddisfatto, con un’organizzazione impeccabile e orari di gioco rispettati.

Idee per migliorare l’esperienza del giocatore

Quentin sta testando nuove formule:

“Organizzo tornei paralleli per uomini e donne, il che consente alle coppie di riunirsi senza dover necessariamente giocare in modalità mista.”

Lui pensa anche a lotterie, di lotti originali, o formati più flessibili per dare valore a tutti i partecipanti, anche quelli eliminati precocemente.

Il dibattito sui tornei contrastanti: dovrebbero esserci più regolamentazioni?

Quentin lo riconosce: il tornei misti sono talvolta fonte di conflitto.

“C’è un divario nei livelli di abilità, diverse visioni del gioco… Alcuni vogliono vincere, altri vogliono divertirsi. E a volte, i giocatori se la prendono con le giocatrici.”

Ne chiede di più responsabilità :

“Bisogna essere pronti a giocare in queste condizioni. Altrimenti è meglio scegliere un altro formato.”

Franck Binisti

Franck Binisti ha scoperto il padel al Club des Pyramides nel 2009 nella regione parigina. Da allora, il padel fa parte della sua vita. Lo vedi spesso in tournée in Francia per coprire i principali eventi di padel francesi.



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