Aumentare il fatturato e il proprio business, anche all’estero, grazie a una strategia digital avanzata. È la sfida vinta da Favaretti Group, che, dopo una vita a produrre e installare coperture per piscine e tensostrutture per lo sport e l’industria, nel 2021 ha costruito il suo primo campo da padel e in appena quattro anni è riuscita a superare le 1.000 strutture realizzate dedicate a questo sport in pieno boom.
Oggi il Gruppo, con un fatturato superiore a 10 milioni di euro, si è affermato come realtà riconosciuta a livello internazionale nel settore. Un risultato frutto della capacità di intercettare e in parte anticipare un mercato in rapidissima espansione, ma anche di strategie di digital marketing che usano un approccio data driven, sviluppate con la società internazionale Making Science, che hanno consentito all’azienda di posizionarsi rapidamente sia sul mercato italiano sia su importanti mercati esteri.
I dati sulle strutture padel all’estero
A conferma della rapidità di questa evoluzione, che ha portato con sé una crescita a livello internazionale, anche i dati sulla ripartizione del fatturato, con una quota dell’estero che fino al 2022 era limitata al 5% e nel 2024 è cresciuta al 40%.
Quest’anno per il business padel e tensostrutture si prevede che la percentuale relativa ai mercati internazionali supererà il 50%. Proprio nell’ultimo biennio, in coincidenza con questa trasformazione, l’investimento complessivo nell’adv è cresciuto del 250% con la scelta di allocare sull’estero il 75% del budget.
La strategia definita con Making Science – società internazionale specializzata nell’accelerazione digitale basata sull’AI con tre sedi anche in Italia, tra Padova, Milano e Rimini – ha permesso di individuare, grazie all’approccio data driven, i Paesi più interessanti – da UK a Germania e Francia, fino all’area balcanica e all’Europa dell’Est – per realizzare campagne ad hoc per ogni area. In base a diversi contesti di mercato, i target sono stati individuati negli appassionati potenzialmente interessati a trasformare la passione in un’attività professionale aprendo una struttura o nelle società che realizzano impianti sportivi per poi affidarne la gestione.

Da sinistra: Filippo Caldon Favaretti (direttore generale Favaretti Group), Laura Quarti (customer success manager Making Science Italia) e Victor Vassallo (managing director Making Science Italia)
I dati hanno restituito risultati molto significativi con una crescita complessiva dei lead delle campagne del 54% in un anno, tra il 2023 e il 2024, e un aumento dell’84%, su Google ads, del CTR, ovvero dell’indicatore che fotografa il rapporto tra il numero di clic ricevuti da un annuncio e il numero di volte in cui l’annuncio viene visualizzato. Ancor più significativo il dato relativo al fatturato generato che per quanto riguarda il settore del padel oggi deriva per l’80% da lead provenienti dai canali digitali, sito e campagne adv.
La struttura coperta di padel più grande d’Europa
Se a livello italiano Favaretti può “vantare” la realizzazione della struttura coperta più grande d’Europa – il PadeLife di Settimo Torinese con i suoi undici campi – a livello internazionale il prossimo obiettivo, da raggiungere entro il 2025, è rappresentato dall’apertura di una filiale nel Regno Unito. L’opera più recente è invece l’innovativo Padel Hype di Trento, direttamente collegato al bar ristorante a due piani.
Per “festeggiare”, in un clima informale, i risultati della collaborazione fra Making Science e Favaretti, la struttura Ola Padel di Monselice, ai piedi dei Colli Euganei, è stata teatro di un inedito torneo che ha visto a confronto, sul campo, i collaboratori delle due realtà, il team della società internazionale, la cui età media è di 27 anni, e quello dell’azienda di Bagnoli, nel Padovano, che proprio grazie al “boom” del padel ha visto raddoppiare dal 2020 ad oggi i propri collaboratori, passati da 24 a poco meno di 40, cui si affiancano 15 agenti commerciali.
Le dichiarazioni
“Nel 2020, abbiamo avuto l’intuizione e la capacità di aprirci a un nuovo mercato in rapida espansione, riconvertendo le competenze che avevamo già acquisito” spiega Filippo Caldon Favaretti, direttore generale dell’azienda.“Ora la forte spinta registrata nel mercato italiano si è in parte esaurita, mentre in altri Paesi si aprono spazi importanti. Ecco che la scelta di investire in strategie avanzate di digital marketing, sfruttando appieno il potenziale dell’AI, si sta rivelando preziosa in questa nuova sfida”.
“Il percorso di Favaretti Group dimostra come l’innovazione nei processi di internazionalizzazione passi oggi, sempre più, dalla capacità di sfruttare i dati per generare insight rilevanti, ottimizzare le campagne e costruire strategie su misura per ciascun mercato”, dichiara Victor Vassallo, managing director di Making Science Italia. “Siamo orgogliosi di accompagnare un’azienda italiana come Favaretti in un processo di crescita così ambizioso, che conferma il valore dell’integrazione tra visione imprenditoriale e tecnologia avanzata”.