Nelle ultime ore, su alcuni media spagnoli è stata rilanciata la notizia di una possibile vendita dell’A1 Padel di Fabrice Pastor.
La ricerca di nuovi investitori potrebbe essenziale per la sopravvivenza a lungo termine del circuito fondato dall’imprenditore monegasco, sebbene quest’ultimo poche settimane fa avesse inviato un’offerta ai Top 150 del ranking FIP per un ingaggio nei tornei organizzati dall’A1.
Eppure, queste grandi ambizioni sembrano scontrarsi con quanto sta emergendo nelle ultime ore. Pochi giorni fa, l’A1 Padel ha dovuto cancellare il Master argentino di San Juan, in programma dal 15 al 26 maggio. Nel comunicato con cui l’organizzazione ha annullato il torneo, si legge che A1 “è attualmente impegnato in un ambizioso progetto con nuovi partner per la prossima stagione, il che ha un impatto sulla pianificazione di quest’anno. Di conseguenza, devono essere adottate alcune misure, che purtroppo comportano conseguenze indesiderate […] “Nei prossimi giorni, il circuito annuncerà pubblicamente modifiche al calendario e i prossimi passi che porteranno a uno dei progetti più spettacolari nel mondo del padel”.
Allo stesso tempo, un post su X (poi rimosso) dell’ex direttore generale di A1 Padel, Aitor Lanz, ha contribuito a sollevare molti interrogativi sul futuro del circuito. “A1 Pádel ha licenziato tutti i suoi dipendenti e ha comunicato ai giocatori che non verranno pagati per nessun torneo di quest’anno”, ha scritto Lanz su X. “Avevano ricevuto il compenso solo per quello di Tucumán. Un vero peccato per tutte le persone coinvolte in questo disastro”.
Altre indiscrezioni parlano dell’interesse da parte di un fondo d’investimento arabo per l’acquisto del circuito, anche se al momento non ci sono conferme ufficiali.